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La grave recessione mondiale impone a Maersk Line di continuare a ridurre la capacità della flotta
La compagnia danese ritira dal servizio otto portacontainer da 6.500 teu
4 dicembre 2008
Entro i prossimi mesi di maggio e giugno la danese Maersk Line ritirerà dai propri servizi otto portacontainer da 6.500 teu. «La nostra decisione - ha spiegato oggi la compagnia di navigazione - segue il recente annuncio di cambiamenti alla nostra rete di servizi transpacifici, Asia - Europa e Asia - America centrale. Ciò ha determinato un surplus di tonnellaggio che non sarà immesso nuovamente nel nostro network di servizi». «Date le condizioni del mercato - ha rilevato il responsabile Network & Product di Maersk Line, Michel Deleuran - abbiamo raggiunto il momento in cui ritirare otto navi ha più senso da un punto di vista economico rispetto che riutilizzarle. I noli continuano ad essere sotto notevole pressione e in molti corridoi non coprono del tutto i nostri costi variabili. Affinché il comparto possa entrare in uno scenario sostenibile è indispensabile un rialzo dei noli».
Maersk Line ha precisato che, alla luce degli sviluppi del mercato, continuerà a modificare la capacità di stiva, ad ottimizzare le schedule, a consolidare i servizi e i vessel sharing agreement, ad aumentare la produttività nei porti, a rendere meno dispendiosi i servizi riducendo la velocità delle navi e a proseguire con il ritiro di altre navi se le condizioni del mercato non miglioreranno.
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