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Ipsema, l'avvocatura unica non funzionerebbe
Convegno sul tema “Il riconoscimento normativo della specificità della tutela della salute e della sicurezza in materia di lavoro marittimo”
11 dicembre 2008
Un'avvocatura unica non sarebbe in grado di gestire le diverse esigenze che gli enti previdenziali presentano, necessario inoltre garantire autonomia tecnica, identità, ruolo, organizzazione e specializzazione dei legali di ogni ente. È la sintesi finale del che è stato promosso dall'avvocatura centrale dell'Ipsema (Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo) e si è tenuto presso l'istituto. L'incontro ha avuto il patrocinio del consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma e ai legali esterni partecipanti - erano presenti, tra gli altri, anche gli avvocati dell'INPS, INAIL e INPDAP - sono stati concessi quattro crediti formativi ai fini della formazione professionale continua.
«Il convegno - ha detto il commissario straodinario dell'Ipsema, Antonio Parlato - è nato dalla esigenza di far conoscere, approfondire e valorizzare la specificità esclusiva di alcuni, fra gli istituti normativi speciali che riguardano solo il lavoro marittimo». «Questo anche - ha aggiunto - in un quadro nel quale si presenta peraltro l'esigenza di realizzare significative sinergie tra gli enti previdenziali e assicurativi».
Intanto l'Ipsema ha annunciato che il prossimo 16 dicembre alle ore 10.30, presso la propria sede a Roma, presenterà il rapporto sugli infortuni marittimi 2007.
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