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Il Comitato Portuale di Venezia delibera l'acquisizione di superfici per complessivi 89 ettari
Si tratta dell'area Montefibre e della contigua area ex Syndial
18 dicembre 2009
Il Comitato Portuale di Venezia ha approvato ieri la delibera per l'avvio della procedura di acquisizione dell'area Montefibre e della contigua area ex Syndial a Marghera in fregio al canale industriale Ovest. Si tratta di complessivi 89 ettari, di cui 67 dell'area Montefibre e 22 dell'area Syndial.
«L'operazione - ha spiegato l'Autorità Portuale - rientra nella strategia in atto di recupero e sviluppo delle potenzialità occupazionali e di reddito del settore portuale e logistico nell'area di Porto Marghera, sulla scia delle operazioni CIA e Transped già realizzate e del terminal autostrade del mare in corso di realizzazione nell'area ex Alumix a Fusina, al fine di aumentare la risposta alla domanda di servizi portuali e logistici del Nord-Est - almeno tripla di quella attualmente soddisfatta dal Porto di Venezia - con la realizzazione di un terminale container e/o di un district park». «Lo sviluppo portuale e logistico - ha proseguito l'ente - deve diventare una soluzione in più per la rinascita di Marghera ad integrazione dello sviluppo industriale innovativo come quello della produzione di fibra di carbonio. In tale prospettiva, l'Autorità Portuale di Venezia intende proseguire nella procedura di acquisizione dell'area Montefibre e ex Syndial tenendo conto degli impegni pubblici assunti da Montefibre circa lo sviluppo della produzione di fibra di carbonio. In questa prospettiva l'Autorità portuale di Venezia, si ritiene impegnata a favorire ogni soggetto intenzionato a sviluppare le fibre di carbonio su parte dell'area ex Montefibre o su altra area di Marghera che fosse ritenuta più adeguata».
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