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Avviata la costruzione del secondo container terminal del porto di Abidjan
I lavori saranno eseguiti dalla China Harbour Engineering Co., che realizzerà anche un porto di transhipment a Sâo Tomé
12 ottobre 2015
La scorsa settimana si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dei lavori di costruzione del secondo container terminal del porto di Abidjan e di ampliamento e approfondimento del canale Vridi di accesso allo scalo portuale ivoriano, opere che saranno realizzate dal gruppo cinese China Harbour Engineering Co. (CHEC).
I lavori di ampliamento e approfondimento del canale d'accesso al porto, che costeranno 151 miliardi di franchi CFA (260 milioni di dollari) al netto delle imposte e dureranno 36 mesi, consentiranno l'approdo di navi lunghe fino a 350 metri e con un pescaggio di -16 metri.
La realizzazione del secondo container terminal, che comporterà un investimento di 409 miliardi di franchi CFA (708 milioni di dollari), avverrà in 48 mesi. Il nuovo impianto permetterà di accrescere la capacità di movimentazione di container dello scalo africano da 1,2 milioni a 3,0 milioni di teu all'anno.
La realizzazione delle nuove opere è finanziata dalla Cina con un prestito di 396 miliardi di franchi CFA frutto di un accordo siglato dal governo di Pechino con l'esecutivo della Costa d'Avorio lo scorso dicembre.
Un altro accordo è stato siglato in questi giorni dal gruppo CHEC con il governo di Sâo Tomé e Principe per la costruzione di un nuovo porto di transhipment nell'isola africana situata nel Golfo di Guinea. Il progetto prevede un investimento di 800 milioni di dollari, di cui oltre 120 milioni da parte dell'azienda cinese. La prima fase di costruzione del nuovo scalo portuale sarà ultimata a fine 2018.
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