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Nuovi locali nel porto di Ravenna per i controlli sanitari sulle merci
Sono stati messi a disposizione gratuitamente dell'USMAF e del PCF da SAPIR e TCR
7 maggio 2020
L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale ha sottoscritto con la direzione della Prevenzione sanitaria e la direzione generale Sanità animale e farmaci veterinari del Ministero della Salute un contratto di comodato con il quale nel porto di Ravenna sono messi a disposizione dell'USMAF (Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera) e del PCF (Posto di Controllo Frontaliero) nuovi locali destinati all'attività di prelievo campioni, laboratori, uffici e deposito. I nuovi locali sono stati realizzati dall'AdSP su spazi messi a disposizione gratuitamente da SAPIR e TCR.
L'ente portuale ha specificato che si tratta del un primo passo del progetto cui sta lavorando da tempo per concentrare in un'unica area tutti i servizi che sono chiamati ad operare nel momento in cui arriva una nave, non solo servizi igienico-sanitari ma anche dogane ed autorità di pubblica sicurezza, per favorire una più immediata e coordinata azione di vigilanza sulle merci tesa ad evitare il rischio di importazione di prodotti non conformi alla legislazione europea. «L'obiettivo a cui dobbiamo lavorare - ha spiegato il presidente dell'AdSP, Daniele Rossi - è l'unificazione degli spazi fisici nei quali servizi sanitari, dogane ed autorità di pubblica sicurezza possano svolgere con sempre maggiore efficienza la loro attività di vigilanza e controllo perché solo in questo modo il nostro porto potrà restare competitivo».
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