Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
22:12 GMT+1
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXX - Numero 31 GENNAIO 2012
Trasporto intermodale
La DB Schenker offre un nuovo collegamento fra Italia e
Polonia
La DB Schenker ha iniziato ad offrire spazi su semirimorchi su
una nuova tratta intermodale fra Italia e Polonia.
I primi convogli sulla direttrice Verona-Ostrava sono partiti a
metà gennaio.
La DB inizialmente offre tre coppie di treni alla settimana; i
tempi di viaggio da porta a porta sono di due-tre giorni, a seconda
della destinazione finale.
Essa si aspetta di movimentare 3.600 semirimorchi all'anno sulla
direttrice; i principali soggetti di marketing ed aggregazione sono
la Kombiverkehr e la Bohemiakombi.
I treni-blocco vengono formati presso il terminal Quadrante
Europa di Verona e viaggiano sino al terminal di Ostrava-Paskov, sul
confine fra Repubblica Ceca e Polonia.
“Quasi tutta la Polonia può essere servita da
Ostrava-Paskov” ha dichiarato la DB.
Le consociate della DB Schenker movimenteranno le operazioni in
Polonia ed Italia, mentre la DB Schenker Rail Deutschland si
occuperà di acquisire la trazione sulla direttrice da Verona
ad Ostrav-Paskov.
Il Centro Operativo Intermodale e Logistico della DB Schenker a
Zurigo, tuttavia, avrà la responsabilità complessiva
di entrambi i terminal.
Un portavoce ha affermato che il nuovo servizio offre ai
“clienti del commercio e dell'industria la combinazione di
servizi di autotrasporto e ferroviari derivanti da un'unica fonte”.
La tratta Verona-Ostrava costituisce la seconda connessione
della DB Schenker alla volta della Polonia; lo scorso anno, infatti,
essa aveva inaugurato un collegamento ferroviario combinato da
Poznan a Duisburg. (da: worldcargonews.com, 25.01.2012)
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore