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I SINDACATI USA NON OSTACOLERANNO IL PASSAGGIO DELL'APL ALLA NOL
Nessun impedimento neanche da parte del Congresso: i sussidi non sono un intoppo e la NOL non è una compagnia controllata da un governo straniero
24 aprile 1997
I sindacati americani dei trasporti sono generalmente favorevoli all'acquisto dell'American President Lines (APL) da parte della Neptune Orient Lines (NOL) di Singapore, tenendo specialmente conto che le navi rimarranno sotto bandiera degli Stati Uniti. "Questo rende il takeover molto più accettabile", ha detto Harold Creel, presidente della Federal Maritime Commission (FMC). Inoltre l'ingresso della APL nel gruppo NOL permetterà alla compagnia americana di ricevere notevoli finanziamenti, che in patria probabilmente non avrebbe.
Vi è inoltre l'aspetto riguardante i finanziamenti del governo americano all'APL, di cui si sono interessati i membri del Congresso. Ma vi è un precedente che consente di effettuare l'operazione: i sussidi concessi alle quattro navi americane gestite ora dalla A.P. Möller, che a sua volta gestisce la Maersk Line. Neanche la partecipazione del 30% del governo di Singapore nella NOL viene considerata un ostacolo, tanto che la NOL non può essere definita un "controlled carrier", almeno secondo la recente proposta di legge sull' US Ocean Shipping Reform Act (Bill S414) che tende a difendere la marina mercantile americana dalla concorrenza sleale delle alleanze globali. Il gruppo NOL-APL creerà un gigante dello shipping capace di difendersi anche dalla pressione sul mercato dei noli.
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