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P&O NEDLLOYD, 31 MILIONI DI DOLLARI DI PASSIVO NEL PRIMO TRIMESTRE
La compagnia afferma tuttavia che il risparmio nei costi derivante dalle sinergie supererà i 200 milioni di dollari l'anno
7 giugno 1997
La compagnia P&O Nedlloyd Container Line, nata all'inizio di quest'anno dalla fusione delle attività nel trasporto marittimo di container della P&O Containers e della Nedlloyd, nel primo trimestre ha registrato un passivo di 31 milioni di dollari (circa 52 miliardi di lire italiane), contro una perdita di 13 milioni di sterline (circa 22 miliardi di lire) accumulata dalle due compagnie separate nello stesso periodo del 1996. Lo staff dirigenziale tuttavia minimizza il risultato negativo e afferma che, a fronte di questa perdita alla quale bisogna aggiungere 11 milioni di dollari per interessi passivi, l'attività comune fa intravvedere un probabile risparmio nei costi, derivante dalle sinergie, superiore a quello preventivato di 200 milioni di dollari l'anno.
Le navi della compagnia nel primo trimestre di quest'anno hanno trasportato 541.500 teu ad un nolo medio di 1.509 dollari per teu, rispetto a 537.000 teu a 1.638 dollari per teu nell'equivalente periodo dell'anno scorso. Sebbene il fatturato di 816 milioni di dollari sia stato inferiore di 64 milioni di dollari rispetto a quello del primo trimestre 1996, i profitti strettamente operativi sono calati soltanto di 18 milioni di dollari, con un risparmio dovuto alla fusione di 46 milioni di dollari.
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La compagnia P&O Nedlloyd Container Line, nata all'inizio di quest'anno dalla fusione delle attività nel trasporto marittimo di container della P&O Containers e della Nedlloyd, nel primo trimestre ha registrato un passivo di 31 milioni di dollari (circa 52 miliardi di lire italiane), contro una perdita di 13 milioni di sterline (circa 22 miliardi di lire) accumulata dalle due compagnie separate nello stesso periodo del 1996. Lo staff dirigenziale tuttavia minimizza il risultato negativo e afferma che, a fronte di questa perdita alla quale bisogna aggiungere 11 milioni di dollari per interessi passivi, l'attività comune fa intravvedere un probabile risparmio nei costi, derivante dalle sinergie, superiore a quello preventivato di 200 milioni di dollari l'anno. 
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