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UN LAVORATORE DI TERRA IMPEGNATO SU UNA NAVE HA GLI STESSI DIRITTI DEI MARITTIMI
Lo ha stabilito la Corte Suprema USA in una sentenza a favore di un lavoratore infortunato su un rimorchiatore
14 giugno 1997
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che un lavoratore di qualsiasi categoria infortunato a bordo di una nave su cui è impegnato debba godere della stessa assistenza di cui fruiscono i marittimi, avendo "una connessione sostanziale" con il proprietario della nave.
La sentenza, presa con una maggioranza di 6 voti contro3, capovolge quella di una Corte d'Appello federale e sottolinea una decisione della Corte Suprema adottata nel 1995.
Il caso: il lavoratore John Papai subì una ferita ad un ginocchio mentre ad Alameda (California) stava procedendo alla pitturazione di una sovrastruttura di un rimorchiatore di proprietà della Harbor Tug & Barge Co. e in forza alla Crowley Marine Services Inc. Dopo l'incidente sul rimorchiatore, sul quale era stato inviato dalla Inland Boatman's Union, Papai ricevette il sussidio previsto dalla sua categoria in base all'US Longshore Harbor Worker's Compensation Act, vale a dire due terzi della paga. Papai ricorse contro questo status chiedendo di ricevere il trattamento previsto dal Jones Act che dà facoltà ai marittimi di citare in giudizio gli armatori per fatti dovuti a negligenza e a condizioni della nave. Chiedendo in definitiva di ricevere il trattamento che permette al lavoratore marittimo infortunato di ricevere l'intera paga. E la Corte Suprema gli ha dato ragione.
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