Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
10:54 GMT+1
LA MITSUI ENGINEERING & SHIPBUILDING RIAPRE IL CANTIERE N. 3 DI CHIBA
Vi verranno costruite bulkcarrier e LPG, di cui è pieno l'order book di altri impianti del gruppo
18 luglio 1997
Riaperto, dopo quindici anni di chiusura, il bacino di costruzione n.3 del cantiere navale della Mitsui Engineering & Shipbuilding a Chiba. La direzione della Mitsui ha deciso la riapertura per far fronte ad un improvviso e a dire il vero inaspettato aumento della domanda di petroliere vlcc. Tuttavia inizialmente nel cantiere verranno costruite bulkcarrier e gasiere, nel tentativo di decongestionare l'order book degli altri impianti del gruppo, saturi di ordinazioni fino a tutto il 1999 per questo tipo di navi. Il cantiere n.1 della Mitsui è impiegato principalmente nella riparazione di navi, nel n.2 sono in costruzione bulkcarrier e gasiere, il n.3 prima della chiusura costruiva le sezioni poppiere di vlcc. La prima unità ad essere costruita nel cantiere n.3 sarà una bulkcarrier da 46.000 tonnellate di portata lorda, seguita da una gasiera e da un'altra rinfusiera.
Alcuni cantieri vennero chiusi in Giappone alla fine degli anni ottanta, in seguito al forte calo delle ordinazioni. Ancora l'anno scorso il ministro dei Trasporti dava l'autorizzazione all'apertura di un impianto solo dietro l'impegno della chiusura di un cantiere della stessa capacità.
Ma altri cantieri giapponesi stanno riaprendo alcuni impianti chiusi per mancanza di lavoro. Il gruppo Kawasaki Heavy Industries ha riavviato il lavoro nel cantiere n.4 di Kobe che ha una capacità di 25.000 tonnellate e il gruppo Ishikawajima-Harima Heavy Industries (IHI) ha progettato l'ampliamento della capacità del cantiere n.1 di Tokyo da 3.500 a 29.000 tonnellate (ma ridurrà quella del cantiere n.1 di Kure).
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore