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La Camera di Commercio di Genova spinge per la privatizzazione dell'aeroporto cittadino
L'ente camerale ricorda che lo scalo aeroportuale genovese è tra quelli a minor tasso di crescita in Italia
17 marzo 1998
La giunta della Camera di Commercio di Genova ribadisce la posizione espressa alcuni giorni or sono dal suo presidente, Gianni Scerni, sullo sviluppo dell'aeroporto cittadino. L'ente camerale afferma "l'indifferibilità e priorità, rispetto a qualunque altra azione, di una effettiva privatizzazione della società aeroportuale, come del resto è avvenuto in altre società operative portuali, che consenta di acquisire soggetti privati anche di rilevanza internazionale, così come sta accadendo nella maggior parte degli aeroporti italiani". Conferma inoltre "l'insoddisfazione per i volumi di traffico raggiunti ad oggi dall'Aeroporto di Genova, ribadisce la necessità di dotare la struttura aeroportuale in maniera continuativa di professionalità specifiche cui affidare la responsabilità del marketing e dello sviluppo al fine di promuovere una effettiva espansione del traffico sia passeggeri che merci, in presenza di risorse finanziarie che consentono investimenti finalizzati".
La giunta camerale sottolinea infine che lo scalo di Genova è tra quelli a minor tasso di crescita tra gli aeroporti italiani e che l'obiettivo è di "inserire l'infrastruttura genovese nel sistema aeroportuale del Nord Italia che si sta delineando in maniera precisa, anche a seguito delle nuove qualificazioni dei grandi aeroporti di Malpensa e Linate".
Ricordiamo che la società Aeroporto di Genova S.p.a. è partecipata al 60 per cento dall'Autorità Portuale di Genova, al 25 per cento dalla Camera di Commercio di Genova e al 15% dalla Aeroporti di Roma.
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