Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
07:13 GMT+1
I portuali greci protestano contro i piani del governo
I porti del Pireo e di Tessalonica dovrebbero essere gestiti da società per azioni quotate in Borsa
28 marzo 1998
Molti porti greci sono stati bloccati la scorsa settimana da uno sciopero del personale che protestava contro i piani governativi per cambiare lo status dei due più grandi porti nazionali, il Pireo e Tessalonica.
Lo sciopero è durato ventiquattro ore e i manifestanti hanno effettuato una marcia che ha avuto come meta il ministero della Marina mercantile.
Alcune settimane fa il governo di Atene aveva preannunciato che avrebbe creato con la Corinth Canal Authority due società per azioni destinate a gestire i due porti. Le nuove imprese dovrebbero essere quotate in Borsa entro i prossimi tre anni.
Uno sciopero di ventiquattro ore ha invece bloccato i porti francesi di Boulogne e di Calais. I portuali hanno protestato contro la decisione dell'Unione Europea di abolire, dal 1° luglio 1999, le vendite esenti da dazio sulle navi traghetto. I portuali hanno anche manifestato contro le assunzioni a basso costo di personale di nazionalità extraeuropea.
Nella stessa settimana anche alcuni porti libanesi, tra cui Beirut, Sidone, Tarabulus e Tyre, sono rimasti chiusi, ma questa volta a causare il blocco degli scali è stato il maltempo. Difficili condizioni meteorologiche che hanno costretto alla chiusura, il 15 marzo, anche il canale di Suez. Nella zona si era infatti scatenata una tempesta di vento che ha fermato 41 navi: questa era infatti il giorno successivo la consistenza della 'coda' di unità in attesa di transito.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore