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Il porto di Savona-Vado guarda ad oriente
L'Autorità Portuale ha incontrato una delegazione dei Paesi dell'Est, ed ha manifestato interesse per il mercato ungherese
27 aprile 1998
Sabato scorso una delegazione di personalità e di operatori dei Paesi dell'Est europeo, guidata dal rettore dell'università di Mariupol (Ucraina) professor Zbezhelenko e dal preside dell'università di Miskolc (Ungheria) professor Orosz, si è incontrata con i vertici dell'Autorità Portuale di Savona-Vado ed ha visitato i bacini portuali che formano il porto ligure.
L'incontro è stato promosso dal management dell'ente portuale italiano nel quadro della promozione delle attività portuali in campo internazionale dello scalo. D'altronde tra Savona e i Paesi dell'Est esistevano prima del crollo dell'URSS consistenti relazioni commerciali e si era stabilita una forte corrente di traffico tra il porto ligure e quello ucraino di Mariupol, città che strinsero un gemellaggio.
Il porto di Savona è inoltre interessato dal potenziale offerto dal mercato ungherese, in sensibile crescita. "Il sistema produttivo ungherese - sottolinea l'ente portuale -, penalizzato dalla mancanza di sbocchi sul mare, necessita di scali di appoggio per i propri traffici di import-export: i porti nord europei si sono mossi da tempo per costituire corridoi multimodali di trasporto per avvicinare i mercati dell'Est, ma esistono ancora margini di inserimento per i porti mediterranei e l'Autorità Portuale di Savona, che già con i propri terminalisti ha iniziato una penetrazione in quest'area, intende giocare nel migliore dei modi le proprie carte.
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