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Posizione neutra del CAACE sul Green Paper europeo sui porti
Il segretario dell'Associazione armatoriale auspica una direttiva a cui fare riferimento nei diversi paesi per finanziamenti e sovvenzioni
4 maggio 1998
Il Comité des Associations des Armateurs de la Communauté Européenne (CAACE), l'organismo con sede a Bruxelles che raggruppa gli armatori europei, non ha giudicato negativamente il Libro Verde dell'Unione Europea sui porti e sulle infrastrutture per la navigazione marittima. L'associazione, che non ha preso posizione in favore né dei porti del Nord né di quelli del Sud Europa, si è dichiarata compiaciuta per la pubblicazione del Green Paper. La CAACE ha affermato che deve sussistere una trasparenza rigorosa per tutto quanto concerne sovvenzioni e finanziamenti, che devono essere sistematicamente sottoposti a verifica. Tutto ciò, naturalmente, tenendo conto delle differenti strutture e dei metodi nazionali. Anzi, per quanto riguarda finanziamenti e sovvenzioni pubbliche, la CAACE ha sottolineato la necessità che in sede comunitaria venga approntata una direttiva a cui fare riferimento per iniziative future.
Il segretario generale dell'associazione armatoriale ha sollecitato l'avvio di un dialogo costruttivo in proposito con le istituzioni europee, con l'obiettivo di giungere ad un miglioramento dei servizi portuali.
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Il Comité des Associations des Armateurs de la Communauté Européenne (CAACE), l'organismo con sede a Bruxelles che raggruppa gli armatori europei, non ha giudicato negativamente il Libro Verde dell'Unione Europea sui porti e sulle infrastrutture per la navigazione marittima. L'associazione, che non ha preso posizione in favore né dei porti del Nord né di quelli del Sud Europa, si è dichiarata compiaciuta per la pubblicazione del Green Paper. La CAACE ha affermato che deve sussistere una trasparenza rigorosa per tutto quanto concerne sovvenzioni e finanziamenti, che devono essere sistematicamente sottoposti a verifica. Tutto ciò, naturalmente, tenendo conto delle differenti strutture e dei metodi nazionali. Anzi, per quanto riguarda finanziamenti e sovvenzioni pubbliche, la CAACE ha sottolineato la necessità che in sede comunitaria venga approntata una direttiva a cui fare riferimento per iniziative future. 
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