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Privatizzati il porto brasiliano di Paranagua e quello argentino di Rosario
Le società che si sono aggiudicate le concessioni investiranno 40 milioni di dollari nel primo e 76 milioni di dollari nel secondo
11 maggio 1998
Le società Transbrasa e Redram hanno ottenuto la concessione venticinquennale per gestire il porto brasiliano di Paranagua, pagando 150 milioni di dollari. Le due imprese investiranno in lavori portuali 40 milioni di dollari nei prossimi cinque anni. Il gruppo sarà guidato dalla Transbrasa, sebbene questa società partecipi solo con il 10 per cento nell'impresa. La capacità di traffico del porto, che attualmente è di 114.000 container l'anno, sarà portata a 200.000 container già nel primo anno di gestione e saranno inoltre esportati 24.000 autoveicoli. Il porto, che dispone di fondali di 12 metri, è dotato di una banchina lineare lunga 485 metri e ne verrà costruita un'altra lunga 170 metri.
In Argentina l'International Container Terminal Services (ICTS) Inc. ha ricevuto la concessione trentennale per gestire e sviluppare il porto di Rosario, nella cui area di 66 ettari l'anno scorso si era svolto un traffico di 2,5 milioni di tonnellate di merci. ICTS aveva fatto un'offerta di 158 milioni di dollari e, per sviluppare le strutture portuali, investirà almeno 76 milioni di dollari.
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