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Indagine sulla Sea-Land per violazione dell'US Shipping Act del 1984
L'US Federal Maritime Commission intende accertare se la compagnia abbia fatto pagare per container da 40' tariffe previste per il 20'
12 maggio 1998
La US Federal Maritime Commission (FMC) ha avviato un'indagine che riguarda la Sea-Land Service Inc. per determinare se la compagnia ha violato l'US Shipping Act del 1984 facendo pagare noli inferiori a quelli stabiliti. La Commissione ritiene possibile che la Sea-Land abbia contrattato tariffe o sia a conoscenza di caricatori che spediscono normalmente attraverso il Pacifico verso ovest che, a partire dallo scorso anno, abbiano pagato per carichi in feu le tariffe stabilite per i teu.
La FMC ha intanto esaminato i documenti di molti non vessel operating common carrier (nvocc), compresa la World Pacific Container (USA) Inc. di Los Angeles. Si presume che la Sea-Land abbia fornito per il carico container più grandi, ma abbia praticato le tariffe previste per i container più piccoli. La Commissione ritiene che i nvocc abbiano dichiarato misure cubiche false a fronte del peso del carico indicato correttamente. La Sea-Land inoltre può aver indicato false etichette sul contenuto dei container per avvantaggiarsi di tariffe più basse.
La compagnia di navigazione ha tra l'altro dichiarato di essersi accordata con uno spedizioniere oceanico la cui licenza è stata revocata il 27 marzo 1997 e di aver effettuato pagamenti non necessari allo spedizioniere per servizi come il booking e la preparazione di polizze di carico, che sono state fatte dal nvocc.
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