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In attesa della piena applicazione del codice ISM
Una precisazione sui carichi perduti da navi senza Codice ISM. Indagine del Safety Committee dell'IMO sulle ore di lavoro a bordo
21 maggio 1998
Il Joint Cargo Committee dell'Institute of London Underwriters ha formulato una clausola che stabilisce: "in nessun caso l'assicurazione coprirà la perdita, il danno e il costo dell'oggetto assicurato quando questo sia stato trasportato da una nave che non possiede il Codice ISM o i cui armatori od operatori non possiedano un certificato di conformità rilasciato al momento dell'imbarco, quando al momento dell'imbarco era palese che la nave non possedeva alcun certificato attestante il possesso del Codice ISM e che i suoi armatori ed operatori ne erano sprovvisti".
Il Safety Committee dell'International Maritime Organization (IMO) ha presentato un rapporto redatto dall'International Transport Workers' Federation (ITF) sull'orario di lavoro e sull'affaticamento degli equipaggi delle navi. La federazione ha compiuto un'indagine su 2500 marittimi di 60 nazioni con l'assistenza del Numast, il sindacato degli ufficiali marittimi britannici.
Il 30 per cento dei marittimi ha riferito di lavorare almeno 12 ore, il 36 per cento di non godere di un minimo di 10 ore di riposo e il 18 per cento di non avere addirittura la possibilità di riposare per 6 ore. Il 42 per cento dei comandanti e il 44 per cento dei secondi ha dichiarato di lavorare in media per 80 ore la settimana. Il 60 per cento degli interpellati ha dichiarato che la situazione sta peggiorando e il 50 per cento che un eccessivo numero di ore di lavoro va a discapito della sicurezza.
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