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Avviata la liberalizzazione della movimentazione della merce nel porto di Cotonou
Una società del gruppo Maersk ha intenzione di trasformare lo scalo in un porto di trasbordo di container
27 giugno 1998
Il governo del Benin ha avviato la liberalizzazione della movimentazione della merce nel porto di Cotonou, con l'ingresso in forza di una filiale del gruppo Marsk Line e la perdita del monopolio da parte della Société Béninoise de Manutention Portuaire (Sobemap). Secondo la direttrice generale del porto di Cotonou, Ginette Goudjo, la concessione alla Maersk è volta a trasformare lo scalo in un porto di trasbordo di container.
E' probabile che la Maersk, che opera attraverso la Coman SA, riesca a migliorare la produttività, la fluidità della movimentazione, decongestionando il traffico e migliorando il servizio alla clientela. La compagnia danese ha investito 25 milioni di franchi nella costruzione di un terminal di 17.000 metri quadrati.
Secondo quanto affermano gli utenti portuali, le prestazioni della Sobemap sono appesantite dalla precarietà del suo materiale e conseguentemente dal lavoro dei suoi agenti. Ma c'è da dire che il gradimento espresso alla Maersk ha già provocato proteste e scioperi da parte del personale della Sobemap. Attualmente l'incidenza della Maersk nel traffico container del porto è del 30 per cento (il 10 per cento del traffico complessivo di Cotonou, che nel 1997 è stato di 738.941 tonnellate).
Secondo la direttrice del porto, la prima e più urgente fase di ammodernamento dello scalo consiste nel dragaggio di almeno ventimila metri cubi di sabbia per permettere l'ingresso a navi di elevato tonnellaggio.
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