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Critiche al nuovo regolamento tedesco sui marittimi
Prevede l'imbarco di cinque marittimi tedeschi sulle navi nazionali
14 agosto 1998
Dopo lunghe discussioni, il Parlamento tedesco ha approvato il nuovo regolamento sulle quote minime di marittimi tedeschi che devono essere imbarcati sulle navi nazionali: a partire dall'anno prossimo le navi di maggior tonnellaggio dovranno avere a bordo cinque marittimi tedeschi contro i sette attuali (inforMARE del 27 luglio).
L'introduzione del nuovo regolamento ha suscitato alcune polemiche. Il ministro dei Trasporti Mathias Wissmann, che inizialmente reputava utile solo l'imbarco di tre marittimi tedeschi, ha detto che la nuova normativa favorirà il ritorno di navi sotto la bandiera tedesca e permetterà la creazione di nuovi posti di lavoro. Critico invece nei confronti del regolamento il sindacato OTV, che stima in 3000 marittimi il numero di disoccupati nel settore armatoriale. E ricordando che gli armatori hanno già goduto all'inizio di quest'anno di uno sconto fiscale di 170 milioni di marchi, il vice presidente del sindacato ha bollato come inaccettabile che una tale sovvenzione venga attribuita ad un settore che non crea e non garantisce posti di lavoro. Diverso naturalmente il parere dell'associazione degli armatori VDR, che anticipa il numero di immatricolazioni nel registro nazionale per quest'anno: 130 navi e 2000 nuovi posti di lavoro, di cui 700 tedeschi e conseguente recupero della competitività della flotta tedesca.
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