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I cantieri pakistani di demolizione toccati dalla crisi
Nel primo semestre di quest'anno hanno smantellato navi per 1,4 milioni di tpl, ma ora la crisi si fa sentire
20 agosto 1998
La crisi economica del Pakistan, che non sfugge a quella generale di tutte le nazioni dell'Asia meridionale e del sud est, oltre che della Corea e del Giappone, sta creando serie preoccupazioni nelle società di demolizione navale, che notoriamente sono ai primi posti nel mondo in questo settore. La brusca flessione del valore della rupia pakistana ha fatto cadere le speranze che il 1998 sia uno dei migliori anni per l'industria delle demolizioni del Paese. Le sanzioni economiche imposte contro il Pakistan dopo le esplosioni nucleari sperimentali effettuate in maggio hanno contribuito a determinare la sensibile caduta del valore della rupia.
Nel primo semestre di quest'anno i demolitori pakistani hanno smantellato navi per 1,4 milioni di tonnellate di portata lorda, contro 800.000 tonnellate dello stesso periodo del 1997. Ma ora le prospettive per la seconda parte dell'anno non sono così rosee, e i demolitori affermano di essere costretti a cercare di fare affari con armatori del Golfo Arabico, acquistando navi da demolire a basso prezzo.
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