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Il TACA rinuncia a stabilire tariffe intermodali per le destinazioni interne
Probabilmente l'anno prossimo l'accordo si scioglierà e verrà sostituito da una conferenza, la cui struttura è allo studio
7 dicembre 1998
Dopo un lungo contenzioso con l'Unione Europea, il Trans Atlantic Conference Agreement (TACA) ha rinunciato a fissare le tariffe intermodali di trasporto dei container per le destinazioni interne europee. L'epilogo dello scontro tra l'autorità europea e il TACA era avvenuto lo scorso 16 settembre, quando le compagnie di navigazione che fanno parte dell'alleanza furono multate per una somma complessiva di 314 milioni di dollari USA, sanzioni di cui forse verrà chiesta la cancellazione o la diminuzione, anche se l'ultimo giorno utile per ufficializzare la richiesta è proprio oggi. Il TACA ha quindi ora deciso di stabilire solo i noli marittimi. Nel prossimo anno queste tariffe verranno aumentate e le compagnie membri del TACA procederanno ad uniformare le loro strutture tariffarie.
Ma il TACA non avrà ancora lunga vita. Molte compagnie hanno già lasciato l'accordo e l'influenza dell'agreement sui traffici si è molto indebolita: qualche tempo fa le società armatrici membri del TACA trasportavano il 70 per cento dei carichi per il Nord America, ma ora la loro quota è già scesa al 50 per cento. Un gruppo di tecnici è comunque già al lavoro per preparare la struttura di una nuova conferenza che regolerà i traffici nel Nord Atlantico armonizzando il diritto europeo con il nuovo Shipping Act americano. Resta da vedere quante e quali compagnie di navigazione saranno disposte a farne parte.
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