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Ancora aiuti di Stato per collegamenti marittimi di 'interesse pubblico'
Dopo l'abolizione delle vendite duty-free, alla metà del prossimo anno, l'Unione Europea potrà concedere sovvenzioni a quegli armatori che svolgeranno servizi altrimenti passivi
18 dicembre 1998
Il 1° luglio 1999 terminerà il regime delle vendite intracomunitarie duty-free, e la Commissione Europea ha elaborato un documento di lavoro in cui vengono elencati gli strumenti di cui gli Stati membri dispongono per rimediare alle prevedibili conseguenze che ne deriveranno. Il documento espone il campo d'azione dei Fondi Strutturali Comunitari e le possibilità offerte dagli aiuti pubblici, specialmente nel settore dei trasporti. Gli Stati membri possono identificare le misure più appropriate per ovviare alle difficoltà, ma nel corso dell'attuale periodo di programmazione dei Fondi Strutturali, che terminerà nel 1999, finora gli Stati membri non hanno preso alcuna misura specifica per attenuare le conseguenze dell'abolizione delle vendite esenti da dazi doganali.
Il documento della Commissione ammette che l'abolizione del duty-free nel settore dei trasporti marittimi potrebbe determinare perdite di gestione per alcuni collegamenti nei quali gli armatori precedentemente traevano un profitto. Se dopo il 30 giugno 1999 non vi sarà alcun operatore disposto a gestire collegamenti che le autorità giudicano di interesse pubblico, per questi servizi potrà essere accordata una sovvenzione a chi accetterà di effettuarli. Tuttavia, secondo gli orientamenti dell'Unione Europea, dovrebbe essere istituita una procedura da seguire nell'aggiudicazione delle sovvenzioni.
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