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Il Consiglio d'Europa propone il rinvio dell'abolizione delle vendite duty free
Gli armatori francesi temono che il prossimo 1° luglio possa verificarsi un vero e proprio caos tecnico
31 dicembre 1998
Il Consiglio europeo ha assunto una posizione possibilista nella riunione di Vienna a proposito del rinvio dell'abolizione delle vendite duty free, che dal prossimo 1° luglio dovrebbero essere vietate a bordo delle navi traghetto che svolgono servizi nei mari europei. Il provvedimento, deciso da anni, è atteso con preoccupazione dalle compagnie armatrici che dalle vendite fuori dogana traggono forti guadagni; si tratta infatti di un'entrata di bilancio che rischia di sparire senza contropartita.
La nuova posizione del Consiglio d'Europa è stata accolta con favore dall'associazione degli armatori francesi, che ha auspicato una soluzione ragionevole della situazione che non venga meno ai dettami del mercato unico e che definisca nello stesso tempo un nuovo regime economicamente e socialmente accettabile. Secondo gli armatori francesi dovrebbe essere individuata una soluzione che sia anche tecnicamente praticabile, poiché la semplice applicazione del regime attuale dell'imposta sul valore aggiunto e delle accise provocherebbe un vero e proprio caos tecnico, con regole inadatte per navi che svolgono servizi regolari.
E' certo che gli armatori e i loro dipendenti sono favorevoli al rinvio dell'abolizione del duty free, anche per una durata limitata. Vi è un solo ma potente oppositore alla posizione del Consiglio d'Europa: la società Eurotunnel, che dovrebbe rinunciare a clienti di cui aveva programmato l'acquisizione.
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