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Registrazione di nome, sesso ed età dei passeggeri a bordo di tutte le navi
Le date di introduzione della regolamentazione dell'IMO e della Direttiva dell'UE differiscono di un anno
14 gennaio 1999
Il 1° gennaio scorso è entrata in vigore la regolamentazione dell'International Maritime Organization (IMO) che impone alle compagnie di navigazione che trasportano passeggeri di registrarne all'imbarco il nome, il sesso e l'età. L'obbligo è stato imposto sulla scia di quanto accaduto con il naufragio della nave traghetto Estonia nel settembre del 1994, incidente in cui perirono 850 persone. In quell'occasione furono necessari più giorni per riuscire a ricostruire la lista dei passeggeri imbarcati.
Questa regolamentazione, che non è ben accetta alle compagnie di navigazione, specialmente a quelle che operano nei servizi sulla Manica, probabilmente necessiterà di molto tempo prima di essere applicata dal momento che autorizza le amministrazioni marittime a concedere delle deroghe. E' infatti molto difficile, per non dire assai arduo, compilare questi elenchi, e Francia e Gran Bretagna non appoggiano certamente questa normativa dell'IMO.
Tra IMO e Unione Europea non c'è inoltre concertazione: i ministri dei Trasporti dell'UE infatti il 18 giugno scorso hanno adottato una Direttiva che impone che nominativo, sesso ed età (o almeno fascia di età) di ciascun passeggero siano annotati a bordo di tutte le navi dal 1° gennaio 2000. La data di introduzione della nuova normativa comunitaria differisce dunque di un anno da quella della regolamentazione IMO.
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