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15.000 unità di carico, parte di un impianto Tecnimont diretto in Cile, imbarcate al Terminal Intermodale Venezia
Ingenti investimenti nel terminal veneziano per l'acquisizione di mezzi meccanici in grado di sollevare fino a 200 tonnellate
15 gennaio 1999
Nel Terminal Intermodale Venezia (T.I.V.) del porto veneto sono state imbarcate oggi sulla nave di bandiera tedesca Scanscot, 15.000 unità di carico, che costituiscono circa un terzo di un impianto completo per la produzione di polipropilene della Tecnimont diretto in Cile. L'operazione è stata organizzata dalla società di spedizioni Danzas, rappresentata a Venezia dall'Agestar. "E' un trasporto di particolare importanza per il porto di Venezia - ha commentato per il TIV Dante Bolognati - che proprio nella movimentazione dell'impiantistica ha uno dei suoi punti di forza più prestigiosi. In tal senso vanno i sensibili incrementi di questo traffico registrati nel corso dell'ultimo biennio. Andamento questo che ha giustificato anche i cospicui investimenti per il terminal nell'acquisizione di nuovi mezzi meccanici in grado di sollevare fino a 200 tonnellate e nella realizzazione di un avanzato sistema informatico 'aperto' che utilizza i più avanzati software telematici che consentiranno al porto di Venezia di consolidare nella portualità nazionale quella leadership che gli ampi spazi disponibili per lo stoccaggio, la via navigabile interna e la rete viaria ed autostradale di accesso al porto, hanno già concesso per l'imbarco dell'impiantistica".
Il settore è in crescita - ha confermato il rappresentante dell'Agestar, Gabriele Guatti - tanto che "primarie compagnie armatoriali, com'è quella tedesca proprietaria della Scanscot, stanno irrobustendo la propria flotta con la costruzione di navi idonee a questo tipo di trasporti".
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