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Indispensabile l'utilizzo di vagoni speciali per il trasporto di merci sull'asse est-ovest
Rimane il problema di ridurre le attese alle frontiere di nazioni che hanno ferrovie con scartamento diverso
9 febbraio 1999
Dalla collaborazione con gli enti ferroviari UIC e OSJD è scaturito un documento congiunto dal titolo "Vagoni, circolazione fra le reti con scartamento di 1435 millimetri e le reti a 1520 millimetri. Prescrizioni tecniche e condizioni d'omologazione". Lo studio fornisce indicazioni per lo sviluppo di una rete paneuropea di treni merci che offra un inoltro dei carichi sicuro e rapido sull'asse est-ovest. Il documento valuta infatti le possibilità esistenti attualmente per eliminare le lunghe attese a cui sono costretti i treni merci a causa degli inevitabili trasbordi cui sono sottoposti i carichi alle frontiere con le nazioni del PECO (Paesi dell'Europa Centrale e Orientale), dove lo scartamento dei binari è di 1.435 millimetri, e con le nazioni baltiche e la Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), dove lo scartamento dei binari è di 1.520 millimetri.
Secondo le specifiche UIC/OSJD, i vagoni adatti al traffico est-ovest devono essere dei carrelli ferroviari capaci di circolare pieni o vuoti alla velocità di 120 km/h, con un carico per asse di 22,5 tonnellate; in caso di variazione dello scartamento le uniche possibilità di consentire il transito dei carichi rimangono però il cambio di carrello, il cambio di vagone o l'utilizzo di carrelli a scartamento variabile.
UIC e OSJD prevedono grandi potenzialità di crescita per il traffico est-ovest e valutano che l'utilizzo di materiale ferroviario adatto possa risultare molto utile per agevolare questo incremento, specialmente nel trasporto di merci pericolose.
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