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Venticinque delegazioni di porti africani ed europei ad "Africa Port 2000"
Individuate le maggiori carenze degli scali africani. Le raccomandazioni per renderli competitivi
11 febbraio 1999
Le delegazioni di venticinque nazioni africane ed europee hanno partecipato a Lomé (Togo) ad una serie di colloqui dal titolo "Africa Port 2000". Gli incontri sono serviti per individuare le carenze dei porti africani: innanzitutto la scarsa profondità dei fondali, che permette l'accesso solo a navi di piccola portata, poi l'insufficiente rendimento delle operazioni di sbarco e imbarco e i costi troppo elevati.
I delegati hanno raccomandato l'adeguamento dei porti alle necessità degli utenti, la creazione di "gruppi di sorveglianza" tecnologica, economica, culturale, giuridica e concorrenziale, la creazione di un osservatorio della concorrenza regionale e l'utilizzo di esperti africani nel settore dei trasporti per sviluppare al meglio le caratteristiche locali. L'applicazione di queste raccomandazioni sarà coordinata e seguita dall'Association de Gestion des Ports de l'Afrique de l'Ouest et du Centre (AGEPAOC); dall'organizzazione sono attese forti iniziative già a partire dalla prossima riunione in programma ad aprile a Conakry.
Ma nel corso dell'incontro è emersa anche l'importanza della crescita dei mercati interni africani e l'assoluta necessità di favorirne il collegamento con i porti attraverso infrastrutture moderne ed efficienti: il trasporto stradale e quello ferroviario dovranno assolutamente essere potenziati per favorire in particolare l'esportazione di prodotti agricoli e minerari.
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