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Il boom delle costruzioni di petroliere comprime il mercato dei noli
Il portafoglio ordini dei cantieri è di 89 VLCC e ULCC: 36 di queste navi invaderanno il mercato quest'anno e altre 36 nel 2000
1 marzo 1999
Pessime previsioni per il mercato delle navi cisterna nei prossimi anni. Gli analisti anticipano almeno due anni di rate di nolo in ribasso. Gli elementi che determineranno questa situazione si possono individuare nel clima euforico che pervadeva l'ambiente armatoriale a metà degli anni novanta, per i buoni risultati ottenuti sul mercato dei noleggi e per il ribasso dei costi di costruzione nei cantieri asiatici a causa della crisi economica che ha colpito quelle regioni.
Due anni fa il prezzo medio per una nuova nave era di circa 80 milioni di dollari, mentre ora è crollato a 65 milioni di dollari anche in conseguenza della spietata concorrenza tra cantieri della Corea del Sud e del Giappone. La maggior parte delle ordinazioni è andata ai cantieri sudcoreani Hyundai, Daewoo e Samsung, e ai giapponesi Mitsui, Mitsubishi e IHI.
Il portafoglio ordini dei cantieri mondiali quest'anno è di 89 very large crude carrier (VLCC) e ultra large crude carrier (ULCC): 36 di queste navi invaderanno il mercato quest'anno e altre 36 l'anno prossimo, comprimendo ulteriormente il livello dei noli. Le previsioni indicano che la rata media di nolo per una VLCC costruita nel 1990, per un viaggio dal Medio Oriente al Nord America, crollerà dai 26.000 dollari il giorno del 1998 ai 22.000 del 2000.
Le nuove ordinazioni rappresentano un quinto delle 446 VLCC e ULCC in attività, e certamente determineranno un calo delle rate di nolo, anche perché i prezzi delle demolizioni delle navi vecchie non sono appetibili.
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