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Anno di mercato in ribasso per i trasporti marittimi mondiali
Il nolo medio per teu è calato su numerose rotte. La domanda di trasporto si è modificata ed è aumentata di conseguenza la concorrenza
6 marzo 1999
L'ufficio di studio e ricerca americano DRI ha tracciato un bilancio del mercato dei trasporti marittimi nel 1998 (inforMARE del 15 e 20 febbraio), sottolineando che nella seconda parte dell'anno la stagnazione degli scambi e massicci squilibri nel flusso dei trasporti hanno influito pesantemente sulla redditività delle compagnie di navigazione. Il nolo medio per teu è calato su numerose rotte perché la domanda di trasporto si è modificata e la concorrenza si è naturalmente accresciuta su un mercato in ribasso. Sono rari i vettori che presenteranno per il 1998 bilanci in equilibrio per le loro attività di linea. Numerose importanti compagnie di navigazione hanno visto la loro porzione di mercato ridursi o le loro perdite accrescersi. Altri sono stati costretti ad adottare programmi di riduzione dei loro costi o si affidano ad altre attività per conservare la loro redditività.
C'è ora la speranza di un ritorno ad un mercato che dia più soddisfazioni. Forse il peggio è passato: una combinazione di fattori interni di riorganizzazione e di crescita della domanda dovrebbe facilitare alle compagnie un ritorno al profitto.
Lo studio di DRI fa poi un excursus nelle condizioni meteomarine e ricorda che l'avvenimento eccezionale del 1998 è stata la tempesta nello scorso ottobre nel Pacifico, con venti a più di 100 nodi e onde di oltre 18 metri. Numerose navi sono state danneggiate: l'APL China di 4800 teu ha perso in mare 360 container, con danni stimati di oltre 100 milioni di dollari, che in gran parte sono stati pagati dagli assicuratori. Sono state danneggiate anche altre navi, tra cui l'Ever Union dell'Evergreen e l'Alligator Strength della Mitsui.
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