Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
11:53 GMT+1
L'ecotassa allarma i responsabili dell'economia portuale tedesca
L'aumento della tassazione dell'energia comporterebbe un costo di oltre 20 milioni di marchi per i porti
22 marzo 1999
In Germania i porti e le ferrovie costituiscono settori dell'economia che vengono sistematicamente trascurati dalla classe politica e subiscono gravi danni da quest'atteggiamento che i responsabili dell'economia portuale definiscono incomprensibile. Accade anche in questi giorni: la commissione Finanze del Bundestag ha approvato l'ecotassa e se questo condurrà ad un aumento della tassazione dei carburanti e dell'elettricità, anche i costi delle attività portuali aumenteranno del 10 per cento e di questo handicap approfitteranno certamente i porti belgi e olandesi.
La tassazione dell'energia nel Benelux, secondo i responsabili dei porti tedeschi, corrisponde alle norme dell'UE, cioè ad un minimo di 4 pfenning il litro (un pfenning equivale a un centesimo di marco). In Germania invece il livello d'imposizione è già altissimo (62 pfenning il litro). Questo significa per l'economia portuale un handicap di costo complessivo di oltre 20 milioni di marchi. Con un ulteriore aumento l'economia portuale tedesca subirebbe un colpo fatale. Secondo alcuni deputati, che sperano che la norma non venga approvata dal Bundesrat, il governo federale ignora la difficile posizione delle attività tedesche di trasporto, specialmente di quello marittimo, nel contesto della concorrenza internazionale.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore