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Cresce l'efficienza delle strutture portuali di Walvis Bay, nella Namibia
Entro la fine di questo mese verrà inaugurato un nuovo container terminal. Adozione di un sistema informatico tedesco per sdoganamento e fatturazione dei container
19 aprile 1999
Nonostante un traffico container ancora piuttosto modesto - circa 25.000 teu l'anno - il porto di Walvis Bay nella Namibia si sta attrezzando per consentire un transito sicuro e veloce dei carichi: gli importatori di Gauteng infatti possono già ora ricevere le merci dieci giorni prima di quelle sbarcate nel porto di Durban e, se l'efficienza delle strutture portuali sarà ancora aumentata, è possibile che Walvis Bay riesca ad attrarre altri traffici che ora transitano nei lenti porti sudafricani. Un'ipotesi vicina ad attuarsi, visto che l'amministrazione del porto della Namibia sta portando a termine alcuni programmi per il potenziamento dello scalo: entro la fine di questo mese aprirà un nuovo container terminal e adotterà un sistema informatico tedesco atto allo sdoganamento e alla fatturazione dei container, che permetterà inoltre di seguirne il percorso una volta fuori dal porto.
La previsione di un imminente incremento del traffico è confortata anche dalla continua crescita del transito dei camion che trasportano container tra la zona industriale di Gauteng e la Namibia nell'autostrada del Trans Kalahari.
L'ente pubblico Namport, che presiede all'amministrazione dei porti della Namibia, sta ora trattando lo scalo a Walvis Bay con tre importanti compagnie di navigazione. La compagnia di navigazione danese Maersk, sempre presente là dove vi sono le premesse per lo sviluppo dei traffici portuali, nello scorso agosto ha aumentato la frequenza degli scali delle sue navi a Walvis Bay, che sono diventati settimanali.
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