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La Daewoo progetta l'apertura di un terminal per lo sbarco di auto nel porto di Brema
Dovrebbe sorgere nell'area precedentemente occupata dal cantiere Bremer Vulkan. Il costo dell'intera operazione è stato calcolato in 75 milioni di marchi
4 maggio 1999
La compagnia di navigazione Daewoo dell'omonimo gruppo sudcoreano, che alcuni giorni fa ha clamorosamente annunciato la cessione della divisione cantieristica ai concorrenti giapponesi Mitsui e Kawasaki nel quadro di una nuova politica di gruppo che prevede il concentramento dell'attività nell'industria automobilistica, ha intenzione di aprire un terminal per l'importazione di autoveicoli a Brema, nell'area che era stata occupata dal cantiere navale Bremer Vulkan, fallito nel 1996.
La Daewoo ha previsto anche il trasferimento della sua sede tedesca da Wiesbaden a Brema. I veicoli importati per i mercati tedesco, austriaco e svizzero dovrebbero essere 35.000 l'anno. Il costo dell'intera operazione è stato calcolato in 75 milioni di marchi, di cui 26 verrebbero spesi dal Land di Brema per bonificare l'intera area.
Il terminal creerà nuovi posti di lavoro, ma c'è disaccordo fra la direzione del porto, che ne prevede 250, e la direzione della Daewoo, che invece afferma non saranno più di 100.
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