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I container terminal I e II del porto di Djakarta acquisiti (51%) dalla Hutchison Whampoa
La Grosbeak Pte., che ha agito per conto della società di Hong Kong, pagherà 215 milioni di dollari e nei prossimi vent'anni dovrà investire 340 milioni di dollari
11 maggio 1999
Nel quadro della privatizzazione dell'impresa Pelindo II del porto di Djakarta, in Indonesia, che fa parte delle dodici imprese pubbliche che il governo indonesiano si è impegnato con il Fondo Monetario Internazionale a privatizzare, i container terminal I e II di Djakarta sono stati acquisiti per la quota del 51 per cento e per vent'anni dalla Hutchison Whampoa per mezzo della sua filiale Grosbeak Pte. Ltd. che ha pagato 215 milioni di dollari. Lo Stato tuttavia si è arrogato la possibilità di decidere in caso si disaccordo fra i soci.
L'impresa di Hong Kong ha battuto altri cinque temibili concorrenti: il gruppo danese A.P. Møller, l'International Container Terminal Services delle Filippine, la P&O Ports (Australia), la Peony Investment SA del gruppo Evergreen e la Stevedoring Services of America, che per l'occasione si era alleata con la Samudera Indonesia.
Per la gestione dei container terminal è stata creata la società Jakarta International Container Terminal (JICT). Secondo i termini dell'accordo la JICT dovrà investire nel prossimo ventennio 340 milioni di dollari per incrementare la capacità dei terminal.
Gradualmente tutte le imprese portuali pubbliche indonesiane passeranno ai privati: la prossima cessione riguarderà il container terminal del porto di Surabaya, gestito dall'impresa Pelindo III, la cui privatizzazione dovrebbe portare un miliardo di dollari nelle casse dello Stato.
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