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Via libera della Commissione Europea agli aiuti all'autotrasporto in Italia
Alcuni contributi non possono essere considerati aiuti di Stato e altri sono compatibili con le regole del mercato comune
6 maggio 1999
La Commissione Europea ha chiuso oggi la procedura avviata il 25 marzo dello scorso anno sul regime di aiuto previsto dal governo italiano per rilanciare l'autotrasporto, ed ha dato il via libera alle misure previste per la ristrutturazione del settore e per lo sviluppo dell'intermodalità, dopo averle "sostanzialmente revisionate".
Le misure previste dalla legge 454 del 1997 mirano a ridurre le difficoltà economiche e strutturali del settore, incoraggiando l'intermodalità e il trasporto combinato. Il sostegno finanziario previsto dalla legge è destinato a investimenti in favore delle infrastrutture e delle attrezzature, al fine di migliorarne l'efficacia, assicurando anche la protezione dell'ambiente e la sicurezza dell'autotrasporto. Altri investimenti invece sono destinati a rafforzare il trasporto combinato. Se ne aggiungono anche altri per la formazione professionale e un premio d'avviamento per le aziende monoveicolari.
Secondo la Commissione Europea il regime concordato prevede contributi che non possono essere considerati aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 87&1 del Trattato, ed altri invece, quelli relativi allo sviluppo dell'autotrasporto e del trasporto combinato, che sono compatibili con le regole del mercato comune ai sensi dell'articolo 87&3c del Trattato.
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