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La fine del blocco navale del porto di Bar dovrebbe aiutare l'economia montenegrina
Pogdorica interpreta il blocco del porto come una ritorsione di Belgrado al suo stato di neutralità
11 maggio 1999
Fonti ufficiali di Pogdorica affermano che la fine del blocco navale del porto di Bar dovrebbe facilitare la situazione economica nella repubblica jugoslava del Montenegro. La Marina militare ha fatto sapere che c'è è cessata la proibizione di effettuare traffico in entrata e in uscita dal maggior porto della Jugoslavia, ma ogni operazione commerciale deve ottenere il preventivo permesso dalle autorità di Belgrado.
Il Montenegro, che non ha partecipato alle operazioni nel Kosovo, ha accusato i militari serbi di bloccare il porto per cercare di soffocare la sua economia come ritorsione per quello che Belgrado considera un tradimento.
Non è però chiaro se la dichiarazione della Marina montenegrina segni un ritorno ai normali traffici o se i necessari permessi si ottengano con difficoltà. A Podgorica si afferma che i carichi sbarcati a Bar servono solamente per il Montenegro e non per la Serbia.
Gli Stati Uniti il 6 maggio avevano condannato l'azione della Marina serba che, chiudendo l'accesso al porto montenegrino di Bar, ha reso più difficile portare aiuti ai rifugiati del Kosovo che hanno riparato in Montenegro. Un portavoce del Dipartimento di Stato ha detto che "il blocco del porto è chiaramente un'azione portata contro il governo democratico del Montenegro" ed ha chiesto alla Serbia di riaprire l'accesso allo scalo al più presto, evitando di provocare una tragedia peggiore di quella in atto.
Le organizzazioni umanitarie si sono servite del porto di Bar dall'inizio del 1998 per portare aiuti in Montenegro.
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