Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
07:00 GMT+1
Il porto eritreo di Massaua bombardato da aerei etiopici Mig 23
Una bomba ha colpito un deposito d'idrocarburi. Eritrea ed Etiopia hanno accettato un piano di pace dell'Organizzazione dell'unità africana, ma sono in disaccordo sulla sua interpretazione
2 giugno 1999
Nei giorni scorsi il porto eritreo di Massaua è stato bombardato da aerei etiopici, che hanno provocato l'incendio di un deposito d'idrocarburi. Il governo di Addis Abeba ha precisato che il bombardamento è stato compiuto da aerei Mig 23, che sono tornati indenni alla base. Gli aerei avrebbero colpito, oltre il deposito d'idrocarburi, anche la base della marina militare e il porto. Secondo altre fonti invece gli aerei avrebbero sganciato in totale cinque bombe, di cui solo una avrebbe raggiunto l'obiettivo colpendo il deposito d'idrocarburi. Il comando aereo etiopico aveva annunciato il giorno precedente incursioni nella regione di Zala Anbesa.
Secondo quanto afferma l'agenzia di stampa France Presse, il governo eritreo aveva intrapreso un vasto programma di lavori per l'ammodernamento del porto e per la costruzione di un aeroporto.
Le due nazioni sono in guerra dallo scorso anno per disaccordi su un tratto di frontiera lungo circa mille chilometri. Sia Eritrea che Etiopia hanno accettato un piano di pace formulato dall'Organizzazione dell'unità africana, ma sono in disaccordo sull'interpretazione da dare al testo del documento e sulle modalità della sua applicazione.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore