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Il primo ministro belga affronta in un libro il problema della privatizzazione dell'impresa ferroviaria nazionale SNCB
Alla tesi favorevoli del premier si oppongono parlamentari del suo stesso partito
12 giugno 1999
La compagnia ferroviaria nazionale belga SNCB dovrà essere privatizzata o è meglio che rimanga nella sfera delle gestioni pubbliche ? Un scelta difficile, che suscita violente polemiche in Belgio e che è stata affrontata - rinfocolando il dibattito - da una pubblicazione firmata dal primo ministro.Jean-Luc Dehaene ha infatti scritto un libro nel quale afferma senza mezzi termini che la privatizzazione della SNCB è ineluttabile. Dopo la privatizzazione l'impresa ferroviaria dovrebbe essere oggetto di una parziale regionalizzazione, soprattutto nel settore del trasporto passeggeri.
Il libro, inatteso, ha contribuito a risollevare le polemiche ed ha suscitato molte reazioni negative, soprattutto in seno al partito di cui il primo ministro fa parte.. Alcuni parlamentari del partito non vogliono neppur sentire parlare di privatizzazione e nemmeno di regionalizzazione. Anche i sindacati dei ferrovieri respingono con forza le tesi del primo ministro. Molti membri del Consiglio d'amministrazione dell'impresa ritengono la società troppo piccola per essere privatizzata.
Il presidente della società ferroviaria è invece favorevole ad una quotazione in Borsa e il gruppo deve evolvere verso una holding che controlli cinque diverse imprese, di cui una per la gestione dell'infrastruttura ferroviaria, un'altra per il trasporto dei passeggeri e le altre tre dedicate ad attività commerciali.
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