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La Safmarine non sarebbe in grado di far fronte ai suoi debiti (circa 200 milioni di dollari)
La compagnia Golden Ocean ha chiesto la messa in liquidazione della società sudafricana. Il 1° giugno sono stati messi sotto sequestro i 200 milioni di dollari versati dalla Maersk
16 giugno 1999
Con evidente sorpresa di gran parte del mondo marittimo, una compagnia di navigazione ha chiesto all'Alta Corte di Capetown di mettere in liquidazione la Safmarine, incapace di far fronte alla copertura dei suoi debiti. La compagnia britannica Golden Ocean, proprietaria e gestore di petroliere VLCC e di rinfusiere, si è infatti appellata all'organo giudiziario sudafricano sostenendo che, dopo la vendita del settore trasporti di linea alla Maersk per 200 milioni di dollari, quel che resta della Safmarine non potrà saldare i suoi debiti che ammonterebbero a circa 200 milioni di dollari.
Il giudice sudafricano ha ordinato il 1° giugno il sequestro dei 200 milioni di dollari versati dalla Maersk, provvedimento che avrà validità almeno fino al 6 settembre, data nella quale si svolgerà la prossima udienza.
La Global Ocean ha noleggiato alla Safmarine sei rinfusiere per dodici anni (quattro handymax costruite lo scorso anno e due panamax di qualche mese fa).
Il presidente della Golden Ocean, Robert Knutzen, è dell'opinione che la cessione delle attività del settore rinfuse della Safmarine alla Capital France (gruppo Restis), avvenuta nello scorso aprile, non cambi nulla nelle relazioni contrattuali tra la Safmarine e la Golden Ocean.
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