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Il porto di Seattle primo container hub dell'APL nella costa americana del Pacifico
Le navi della compagnia americana fanno scalo nel container terminal Global Gateway North
20 luglio 1999
Ancor prima che il terminal Global Gateway North fosse inaugurato, l'American President Line (APL), filiale nel trasporto containerizzato della Neptune Orient Line (NOL) di Singapore, aveva deciso di fare di Seattle il suo primo porto di scalo nella costa occidentale degli Stati Uniti per avvantaggiarsi nel settore del trasporto containerizzato (inforMARE del 10 ottobre 1998). Il presidente e amministratore delegato della compagnia, Tim Rhein, disse che la presenza dei binari ferroviari in banchina permettono un trasferimento diretto del carico dalla nave alla ferrovia, e che il terminal di Seattle faceva parte della strategia di stabilimento di due container hub nei porti del Pacifico. L'altro hub era nel porto di Los Angeles. E la politica commerciale della compagnia ha avuto sùbito un impatto sul traffico del porto di Seattle, che nei primi sette mesi del 1998 ha registrato un movimento di 777.000 teu, con un incremento dell'uno per cento sullo stesso periodo dell'anno precedente.
Il completamento del terminal Global Gateway North e l'incremento delle importazioni asiatiche hanno spinto l'APL e le compagnie sue partner nella Global Alliance (Hyundai e Mitsui) di fissare il porto di Seattle come primo scalo del servizio Pacific South 1.
Il terminal Global Gateway North è stato completato in sei anni ed è costato 270 milioni di dollari, creando 1500 nuovi posti di lavoro. E' dotato di un sistema computerizzato che consente di localizzare qualsiasi container in un'area di 160 acri.
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