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Rinviata la privatizzazione della compagnia di navigazione pubblica lettone
Alla prima gara i due soli partecipanti non avevano fornito tutti i documenti richiesti. Formulato dal governo un nuovo piano di privatizzazione, che però non si concluderà quest'anno
17 agosto 1999
Problemi e ostacoli per la privatizzazione della compagnia di navigazione nazionale lettone Latvian Shipping Company (LASCO), la cui complessa procedura era stata ufficialmente avviata il 4 agosto 1995 e che forse non potrà essere conclusa quest'anno come prevedevano i programmi più recenti (inforMARE del 10 maggio).
L'ente istituito per la privatizzazione delle società lettoni a partecipazione pubblica, la Latvian Privatization Agency (LPA), aveva ricevuto entro lo scorso 15 giugno, data che aveva fissato come termine per la presentazione delle domande d'acquisto, due sole offerte, una della Tufton Oceanic Investments e l'altra della greca Lavinia dell'armatore Laskaridis, che però aveva respinto perché non corredate con la completa documentazione che era stata richiesta. La mancata accettazione delle offerte d'acquisto ha reso automaticamente nulle le modalità della gara per la privatizzazione, che devono dunque essere ridefinite.
E' stato intanto formulato dal governo un nuovo piano di privatizzazione, che in particolare prevede che il 41 per cento delle azioni (82 milioni di azioni su un totale di 200 milioni) venga proposto ad un investitore strategico, ma per quest'anno la vendita appare improbabile. Il governo sperava di racimolare una buona somma dalla vendita per rendere meno vistoso lo squilibrio del bilancio pubblico.
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