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Poco conveniente per gli autotrasportatori britannici immatricolare i loro mezzi in nazioni dell'Europa continentale
Uno studio della Ernst & Young dimostra che questo tipo di "emigrazione" sarebbe conveniente solo se gli autotrasportatori potessero acquistare il carburante al di là della Manica
2 settembre 1999
Uno studio portato a termine dalla società di consulenza Ernst & Young dimostra che gli autotrasportatori britannici non hanno convenienza ad immatricolare i loro autoveicoli in nazioni dell'Europa continentale per sfuggire ai costi del carburante e alla tassazione sui veicoli stradali, che è molto alta in Gran Bretagna.
La Ernst & Young ha effettuato studi sui costi d'esercizio di un parco di camion da 40 tonnellate in Gran Bretagna e in alcune nazioni dell'Europa continentale. I costi in Gran Bretagna (tassazione sui veicoli, salari del personale e carichi sociali, prezzo del carburante), sono certamente i più alti e facendo un raffronto con quelli sostenuti dagli autotrasportatori del Lussemburgo, che sono nettamente meno elevati, si trova una differenza annua di 126.000 sterline.
L'iscrizione dei mezzi stradali britannici in nazioni dell'Europa sarebbe certamente conveniente se gli autotrasportatori potessero acquistare nel continente almeno l'80 per cento del carburante. Per far questo le imprese d'autotrasporto dovrebbero esercitare la maggior parte della loro attività al di là della Manica, cosa quasi impossibile per le imprese britanniche del settore.
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