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Cento milioni di sigarette sequestrati nei porti di Felixstowe e di Harwich in sette mesi
Hanno un valore di 17 milioni di sterline. Nell'intero 1998 invece le sigarette sequestrate furono 31 milioni
29 settembre 1999
Nelle autostrade pugliesi in questi mesi si stanno svolgendo veri e propri combattimenti tra la polizia e i contrabbandieri di sigarette, che impiegano mezzi stradali blindati - camion e camionette - capaci di aprirsi la strada anche contro mezzi adeguati delle forze dell'ordine. I carichi di sigarette arrivano da porti d'oltre Adriatico e, una volta in Italia, vengono inviati verso le grandi città, dove vengono smistati ad organizzazioni di trafficanti e poi venduti al minuto.
Il contrabbando di sigarette non è un fenomeno soltanto italiano. In Gran Bretagna ad esempio è molto diffuso, perché il costo delle sigarette è molto più elevato che in qualsiasi altra nazione europea: il prezzo di un pacchetto varia, secondo la marca, da 3 a 4 sterline. E le pene previste per coloro che contrabbandano grandi quantità di sigarette sono molto aspre: circa sette anni di prigione. Eppure la pena, anche se alta, non è un deterrente sufficiente e i contrabbandieri cercano di far entrare nel paese container colmi di sigarette (un container ne può contenere fino a 8 milioni). La sorveglianza è però continua. Nei primi sette mesi di quest'anno nei porti di Felixstowe e di Harwich sono stati sequestrati circa 100 milioni di sigarette che rappresentano un valore di 17 milioni di sterline (quasi 50 miliardi di lire). L'attività di repressione del contrabbando è stata molto più intensa di quella del 1998, quando in tutto l'anno furono messi sotto sequestro 31 milioni di sigarette, equivalenti a 5 milioni di sterline (circa 14 miliardi di lire).
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