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Negoziati tra Iraq e Siria per il ripristino dei collegamenti ferroviari
L'Iraq importa cereali e zucchero via porti siriani e ora attende l'abolizione delle sanzioni da parte dell'ONU
11 ottobre 1999
Prima delle sanzioni imposte dall'ONU nel 1990 dopo l'invasione del Kuwait da parte delle truppe di Baghdad, le importazioni irachene via mare assommavano a 12 milioni di tonnellate l'anno. I prodotti alimentari, specialmente cereali e zucchero, che in virtù di un accordo con l'Organizzazione delle Nazioni Unite sono importati in Iraq, attualmente vengono sbarcati nei porti siriani e raggiungono l'Iraq per via stradale. Ma il trasporto risulterebbe più economico e più sicuro se potesse essere effettuato via ferrovia.
Vi sono due linee ferroviarie tra Iraq e Siria, chiuse da quando iniziò la guerra tra Iraq e Iran. La prima collega la città di Rabia al-Yaroubiah, nella parte settentrionale dell'Iraq, con la rete ferroviaria siriana e turca ad Hasakah. La seconda linea, completata soltanto sul territorio iracheno ed utilizzata per il trasporto dei passeggeri fino al confine siriano, va da Al-kaem in Iraq ad Abu in Siria.
Attualmente sono in corso negoziati per riattivare i trasporti tra Iraq e Siria, che includono anche la possibilità di uso da parte irachena degli aeroporti siriani. Vi è inoltre attesa per l'abolizione delle sanzioni da parte dell'ONU, che potrebbero facilitare i rapporti tra le due nazioni mediorientali.
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