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Fallisce il cantiere tedesco Dieselmotorwerke di Rostock che fabbrica motori diesel marini
L'insolvibilità della società deriva dalla necessità di rimborsare al governo, per imposizione della Commissione Europea, 118 milioni di marchi considerati un aiuto pubblico non ammissibile
13 ottobre 1999
Un cantiere tedesco che fabbrica motori diesel marini è in fallimento, e le eventuali possibilità di ripresa sono cancellate dalla concorrenza sudcoreana. Il cantiere Dieselmotorwerke di Rostock è stato colpito dai fulmini della Commissione Europea, che gli ha imposto di rendere un aiuto pubblico di 118 milioni di marchi che erano stati erogati come incentivo alla modernizzazione delle imprese della Germania orientale. La situazione è precipitata e la società cantieristica quest'anno è stata dichiarata insolvibile. Poiché la legge tedesca sui fallimenti permette alle società fallite di proseguire l'attività fino al possibile arrivo di un acquirente, per salvare il cantiere è stata costituita una società holding.
Il presidente del consiglio dei dipendenti del cantiere ha affermato che i 211 operai si sono visti proporre un contratto della durata della holding, cioè otto mesi, ed hanno accettato. Il contratto firmato in precedenza per la fabbricazione di otto motori sarà dunque onorato, e nel corso di questo periodo i dipendenti effettueranno anche i servizi di manutenzione della fabbrica.
Ma vi sono scarse probabilità che in questo periodo il cantiere trovi un'acquirente. L'amministratore provvisorio della società ha infatti affermato che i cantieri sudcoreani chiedono per i diesel marini prezzi più bassi, quindi nessuno si interesserà alla fabbrica tedesca.
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