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BIMCO ed IMO collaborano per risolvere il problema dei passeggeri clandestini
I due organismi condividono la necessità di promuovere regole obbligatorie per giungere ad un quadro comportamentale di ordine internazionale
21 ottobre 1999
Una regolamentazione relativa al fenomeno dei passeggeri clandestini sta per essere varata grazie agli sforzi dell'International Maritime Organization (IMO). Il segretario generale dell'organizzazione, William O'Neil, ha precisato che i 500 incidenti dovuti a passeggeri clandestini resi noti all'IMO negli scorsi anni hanno messo in luce la serietà del problema e - visto l'interesse internazionale su un trattato che regoli il problema - lo hanno spinto ad esortare il comitato dell'IMO ad accelerare il completamento del lavoro normativo.
Dal canto suo il The Baltic and International Maritime Council (BIMCO) ha presentato un documento in merito che analizza i rapporti ricevuti dai suoi membri e che permette la definizione di statistiche e rapporti su base annuale. In particolare il BIMCO ha notato la necessità di ulteriori informazioni che descrivano le circostanze che hanno impedito lo sbarco dei clandestini.
In relazione e in accordo con il lavoro del BIMCO, il comitato dell'IMO ha istituito un gruppo di lavoro che modifichi l'attuale forma di rapporto sui clandestini e ha chiesto a tutti gli Stati membri dell'organizzazione di comunicare la loro legislazione sui clandestini.
Il lavoro dell'IMO è stato accolto con favore dal BIMCO che ha sottolineato in particolare la novità della pubblicazione trimestrale dei rapporti sui casi di clandestinità, che prima erano resi noti solo una volta l'anno, e che - verificato ormai che una regolamentazione in materia è necessaria - si è avviata la stesura di normative.
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