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La Commissione Europea ha autorizzato l'acquisizione da parte della Maersk dei servizi containerizzati marittimi e delle attività terminalistiche della Sea-Land
La fusione non crea quote di mercato superiori al 25 per cento
7 ottobre 1999
La Commissione Europea, non rilevando il determinarsi di una posizione dominante nel comparto del trasporto marittimo containerizzato né in quello terminalistico, ha autorizzato l'acquisizione di questi settori d'attività della statunitense Sea-Land da parte della danese Maersk. Il consenso riguarda quindi l'intera operazione annunciata lo scorso 22 luglio: la compagnia che fa capo alla A.P. Møller aveva infatti deciso di acquisire dalla società armatrice americana del gruppo CSX Corporation le attività di trasporto regolare marittimo di container e i servizi connessi, tra cui la gestione dei container terminal. La cessione non comprendeva le rotte interne statunitensi e le altre attività commerciali svolte dalla Sea-Land negli USA.
La Commissione ha analizzato l'impatto della fusione sulle varie linee di traffico in cui sono impegnate ambedue le due compagnie, e cioè Nord Europa - Stati Uniti, Nord Europa - Medio Oriente, Sud Europa - Stati Uniti e Sud Europa - Medio Oriente. L'organismo UE è giunto alla conclusione che su nessuna di queste direttrici di traffico la Maersk, rafforzata dai servizi Sea-Land, detiene una quota di mercato superiore al 25 per cento. Analoga conclusione è stata tratta riguardo ai servizi svolti tra i porti europei. Ancora meno rilevante - secondo la Commissione - l'impatto della fusione nel settore terminalistico, sia in quello nordeuropeo che in quello mediterraneo.
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