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Sempre più difficile la fusione tra Italcontainer e CEMAT
La prima è una filiale delle ferrovie, la seconda un operatore privato membro della UIRR
11 novembre 1999
Mentre si parla insistentemente della fusione tra le società ferroviarie per il trasporto merci delle Ferrovie italiane dello Stato e di quelle svizzere (CFF) (inforMARE del 3 novembre) ed è andata in porto la fusione tra la DB e la NS (inforMARE del 12 ottobre), pare che si allontani nel tempo quella tra le italiane CEMAT(Costruzione ed Esercizio Mezzi ed Attrezzature di Trasporto) e Italcontainer. Forse è troppo differente la natura delle due imprese per tentarne la fusione, come è stato auspicato.
Italcontainer spa è una società controllata dalle Ferrovie italiane dello Stato, partecipata con quote minoritarie da Intercontainer-Interfrigo e da Sinport, che opera nel trasporto merci ferroviario. CEMAT spa è invece un operatore privato membro dell'UIRR, impegnato nel traffico combinato, di cui le FS possiedono una partecipazione minoritaria (35,4%). La quota di maggioranza (64,6%) è invece nelle mani di operatori privati del trasporto clienti della società. Questi ultimi sono soprattutto autotrasportatori, i quali temono che una fusione con una società di un gruppo ferroviario conduca ad una partecipazione di maggioranza di quest'ultimo, risultato a loro poco conveniente. Ma il ministro italiano dei Trasporti e della Navigazione, Tiziano Treu, spinge sempre per trattative più strette, confidando nella costituzione di un'impresa capace di sviluppare e incrementare il traffico combinato.
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