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Aumento dei noli delle compagnie membri dell'US/Australia Agreement
E' causato dall'aumento dei costi operativi e dalla diminuzione del 20% dei noli intervenuta l'anno scorso. Il "restoration program" entrerà in vigore il prossimo 1° aprile
3 marzo 2000
Nel 1999 i tassi di nolo applicati dall'US/Australia Agreement nei traffici tra i porti statunitensi del Pacifico e quelli australiani e neozelandesi sono calati di circa il 20%, a fronte di più alti costi operativi causati dall'aumento del bunker, di quello dei trasporti terrestri e degli equipaggi. I vettori marittimi per cercare di riequilibrare la situazione hanno messo in linea navi più efficienti, hanno ridefinito le schedule e hanno riorganizzato i trasporti via terra. Sfortunatamente, affermano i membri dell'accordo, la produttività nei terminal australiani continua ad essere insoddisfacente e l'efficienza del trasporto delle merci è gravata anche dalla congestione dei terminal dei porti della California meridionale e dall'eccessivo costo del trasporto ferroviario. Nonostante queste negatività i rapporti commerciali con Australia e Nuova Zelanda sono cresciuti negli ultimi dei mesi.
Questa situazione è stata esaminata nel corso di un incontro dei dirigenti dei vettori che fanno parte dell'accordo, che non hanno trovato altra alternativa se non quella di operare una revisione dei tassi di nolo, che verranno aumentati dal prossimo 1° aprile. Per tutte le qualità di carico dagli USA all'Australia e Nuova Zelanda il nolo per un 20' aumenterà di 350 dollari e per un 40' di 575 dollari.
Membri dell'agreement sono le seguenti compagnie:
Australia New Zealand Direct Line (ANZDL) Columbus Line CMA CGM Contship Container Lines P&O Nedlloyd Wallenius Wilhelmsen
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
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