Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
07:06 GMT+1
Gli armatori brasiliani acquistano all'estero troppe navi di seconda mano
In tre anni sono aumentate dell'839%, mentre quelle di bandiera brasiliana sono calate del 30%
11 marzo 2000
Importare navi di seconda mano in Brasile non è illegale, ma è certamente inopportuno. Lo ha detto il segretario all'Energia, Industria Navale e Petrolio dello Stato di Rio de Janeiro, Wagner Granja Victer, commentando l'acquisto di due navi di seconda mano da parte della Mercosul Line (gruppo Oceanica AGW), una compagnia di navigazione che ha iniziato ad operare nello scorso luglio con due navi tra Manaus e Buenos Aires.
«Il Brasile non può diventare la discarica delle navi dismesse dai paesi sviluppati», ha detto il rappresentante del governo, ed ha rammentato che il numero delle navi di bandiera straniera che operano in Brasile tra il 1994 e il 1997 è aumentato dell'839%, mentre quello delle unità di bandiera brasiliana è calato di oltre il 30%. Il dato è allarmante e l'ultima operazione per acquisto di navi straniere portata a termine dalla Mercosul è quella che ha fatto traboccare il vaso ed ha provocato l'ammonimento di Victer.
Si sviluppa comunque in senso positivo l'iniziativa commerciale della Mercosul, che negli ultimi tempi ha dovuto rifiutare carichi per indisponibilità di spazio in stiva. Le due navi acquistate sono state ribattezzate Mercosul Argentina, che è entrata in linea nei giorni scorsi, e Mercosul Brazil, che inizierà i collegamenti alla fine di questo mese.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore