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Mercoledì 15 marzo blocco del lavoro in tutti i porti italiani
I sindacati chiedono un contratto di lavoro unico per tutti i lavoratori portuali. Fallite le trattative con Assologistica e proclamato lo sciopero
13 marzo 2000
Dopo anni di pace sindacale, ricominciano gli scioperi nei porti italiani. Sono fallite le ultime trattative tra Assologistica - l'associazione che comprende quasi tutti i terminalisti portuali privati - e le organizzazioni sindacali, che chiedono un contratto di lavoro unico (il contratto di lavoro è scaduto da quindici mesi) per tutti i lavoratori portuali italiani.
Mercoledì 15 marzo si svolgerà uno sciopero di 24 ore di tutti i portuali italiani; inoltre da oggi fino a venerdì 17 i dipendenti delle imprese portuali aderenti ad Assologistica si fermeranno ogni prima e ogni ultima ora del turno di lavoro. I sindacati hanno proclamato anche uno sciopero di 48 ore nei giorni 15 e 16 marzo in tutte le imprese membri di Assologistica che effettuano operazioni extraportuali (magazzini generali, terminal interni e altri impianti).
Per mercoledì 15 marzo, giorno di sciopero nazionale, i sindacati hanno indetto una manifestazione nazionale a Genova, a sostegno delle loro richieste, per le quali in verità le altri controparti, cioè Assoporti (l'associazione degli enti portuali nazionali) e FISE (Federazione Imprese di Servizi) hanno dimostrato disponibilità alla discussione.
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